In lavastoviglie, ci finisce ogni pentola del mondo
Una delle cose che rendono fantastico il viaggiare, consiste
nell'opportunità di sperimentare la cucina locale dei vari
luoghi che si stanno visitando. Ogni paese ha le proprie
specialità, che offrono esperienze gustative uniche, e che
restano profondamente impregnate nei ricordi del viaggio. Una
volta rientrati a casa, si vorrebbero replicare quelle
esperienze e quei sapori nel comfort del proprio ambiente, ma
questo spesso richiede l'uso di pentole specifiche, diverse da
quelle a cui siamo abituati, e che siamo avvezzi anche a
pulire.
Proviamo a dare un'occhiata ad alcune di queste - di certe
potremmo già aver sentito parlare, altre, invece, ci
giungeranno nuove del tutto - svelandone la provenienza,
l'utilizzo e anche come pulirle al meglio. Scopriremo che
quasi tutte possono essere lavate con pastiglie per
lavastoviglie.
Wok
Il wok è un tipo di padella originaria della Cina, anche se
oggi è comune in tutto il mondo. La sua caratteristica
principale sta nella forma semisferica, dal fondo molto
infossato. Il wok può essere utilizzato per svariati metodi di
cottura, ma è conosciuto soprattutto per le impareggiabili
fritture, dato che i lati delicatamente arrotondati e il fondo
particolare, ne favoriscono il capovolgimento e un rapido
trasferimento del cibo contenuto. Il Wok tradizionale in ghisa
va pulito con uno speciale pennello di bambù, ma la maggior
parte dei wok occidentalizzati, in uso nelle nostre case, sono
in acciaio inox o in alluminio. Questi possono essere
collocati tranquillamente nella lavastoviglie, nel piano
inferiore. Dal momento che sono abbastanza grandi, è
importante controllare che non blocchino i bracci irroratori,
come del resto è opportuno fare ogni volta che si caricano le
lavastoviglie e si inseriscono le pastiglie.
Casserole
Casserole generalmente è utilizzato come denominazione del
cibo, ma in realtà sarebbe l'appellativo del contenitore, dal
quale prende nome tutto ciò che vi viene cucinato. Può
sorprendere scoprire che la casseruola è un'invenzione
relativamente recente. Anche se affonda le sue radici nel
tardo Ottocento, la casserole come la conosciamo oggi,
infatti, è divenuta piatto tipico solo nel Novecento,
sull'onda del successo conseguito negli Stati Uniti. I
materiali di recente introduzione, come i metalli in lega
leggera e il vetro a bassa dilatazione termica, hanno fatto sì
che questo modo semplice di cucinare divenisse ben presto alla
portata di tutti. Dato il tipo di utilizzo, spesso residui di
cibo cotto restano attaccati alle casseruole, ma questo non
rappresenta particolari problemi per la pulizia in
lavastoviglie, soprattutto se si utilizzano pastiglie alle
quali è affidata la stessa azione di prelavaggio.
Tagine
Il Tagine è un altro alimento che prende il nome dal piatto in
cui è cotto, e le due cose vengono spesso confuse. L'omonimo
contenitore è un vaso in terracotta - a volte smaltato -
costituito di due parti: una base piatta e rotonda dai bordi
bassi, e un coperchio a forma di cono alto, col quale si copre
il cibo durante la cottura e che è concepito per facilitare il
ritorno dei liquidi evaporati sul cibo stesso. Il piatto è
originario del Nord Africa e i berberi lo appoggiavano
direttamente sulle braci calde. Ma può essere usato senza
problemi anche in forni convenzionali, o addirittura sul piano
di cottura. Nonostante la sua forma poco convenzionale, se il
tagine è smaltato può essere lavato in lavastoviglie con le
apposite pastiglie di detergente. Sempre meglio, comunque,
controllare le modalità di lavaggio consentite.
Caquelon
Non tutti avranno sentito parlare del caquelon, anche se la
maggior parte delle persone conoscerà di sicuro quel che vi
viene cucinato: la fonduta. Sebbene molto legata,
nell'immaginario collettivo, agli anni '70, la fonduta sta
avendo recentemente un ritorno di popolarità. Questo piatto
viene conteso da Francia e Italia, ma la nazione in cui vanta
maggior successo è la Svizzera, dove è indissolubilmente
associato al dopo sci di lusso. Il Caquelon è una terrina col
manico, generalmente di ceramica, ma anche di terracotta o di
ghisa, progettata con un fondo di buono spessore che impedisce
al formaggio fuso di bruciare. Ciò nonostante, aspettiamoci un
generoso strato di formaggio sul fondo, quando sarà il momento
di prendercene cura per lavarla. Quindi, dovremo assicurarci
di toglierlo prima di porre il caquelon nella lavastoviglie e
lavarlo con le pastiglie
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