Pastiglie per lavastoviglie: da cosa sono composte?
Un alleato sconosciuto
L'uso della lavastoviglie è ormai un'abitudine radicata della
nostra routine. Tuttavia, raramente ci interroghiamo sulla sua
dinamica d'azione e su quella degli additivi necessari al
corretto funzionamento della macchina, come le pastiglie per
lavastoviglie. Eppure, senza queste tavolette "magiche", i
piatti sporchi e incrostati resterebbero tali, anche dopo un
ciclo di lavaggio intensivo.
Un concentrato di potenza
Sulle pastiglie per lavastoviglie, le nostre aspettative sono
alte. Esigiamo un efficace potere pulente, capace di trattare
macchie di diversa natura, e un'azione protettiva su vari tipi
di materiali, dal vetro alla plastica. Le pastiglie per
lavastoviglie hanno poi il compito di favorire il processo di
addolcimento dell'acqua, allo scopo di rendere i nostri piatti
perfettamente brillanti e preservarli dall'eventuale accumulo
di calcare. Un aspetto altrettanto importante è legato alla
sicurezza: queste tavolette non devono essere dannose per
l'organismo, dal momento che sono in perenne contatto con le
nostre stoviglie, le quali, a loro volta, contengono i cibi di
cui quotidianamente ci nutriamo.
Tutta questione di scienza
Le pastiglie per lavastoviglie sono composte da strutturanti
(per contrastare la durezza dell'acqua e migliorare la qualità
di lavaggio), da agenti sbiancanti, da enzimi capaci di
attaccare amido e proteine, e da tensioattivi, che favoriscono
la solubilità dello sporco. Si contano, poi, ingredienti extra
come i disgreganti, che permettono alla tavoletta di
sciogliersi e di dissolvere rapidamente tutti i suoi principi
attivi. Le formulazioni più innovative, come Finish Quantum
MAX Brillantezza&Protezione, sono in grado di attivare i
diversi comparti della pastiglia al momento opportuno, a
seconda della fase del ciclo di lavaggio. Un altro fattore
chiave, in grado di influenzare le performance delle pastiglie
per lavastoviglie, consiste nella temperatura dell'acqua (che,
tipicamente, si aggira fra i 55 °C e i 75 °C). Mentre il
calore elevato è indicato per eliminare i residui grassi e
oleosi, gli enzimi che aggrediscono amido e proteine
funzionano a temperature molto più basse. Di conseguenza, è
opportuno che questi enzimi vengano rilasciati durante la
prima fase di lavaggio, ossia quando il calore interno alla
macchina è ancora limitato.
Efficacia testata
Sappiamo bene che esistono diversi tipi di sporco e che alcuni
sono più ostinati di altri. Si pensi, ad esempio, al latte
bruciacchiato sul fondo di un pentolino, agli aloni dovuti
alle sostanze coloranti contenute nel tè e nel caffè o alle
incrostazioni da tuorlo d'uovo, che ha la prerogativa di
aggrapparsi saldamente ai nostri piatti. È rassicurante sapere
che le pastiglie per lavastoviglie sono appositamente
sviluppate per trattare ogni tipologia di macchia, anche la
più critica. Prima di essere messe in commercio, infatti, le
pastiglie per lavastoviglie Finish devono superare una lunga
serie di test che mirano a verificare la loro azione pulente,
anche sulle superfici più grasse, la loro capacità di
preservare la brillantezza dei diversi materiali e l'assenza
di patine polverose sulle stoviglie, al termine del lavaggio.
Solo se superano questi test a pieni voti, vengono considerate
adatte allo scopo e approvate.
Ecco quindi svelata la composizione delle pastiglie per
lavastoviglie che, come abbiamo visto, è tutt'altro che
banale: dietro all'efficacia pulente vi sono diversi processi
chimici, anche piuttosto complessi. Teniamo conto di questo
aspetto, la prossima volta che la nostra lavastoviglie ci
restituirà piatti dalla freschezza e dalla brillantezza
straordinarie!
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